Si chiama Mousis ed è il prototipo di un innovativo strumento, in grado di percepire e misurare lo stress del lavoratore, grazie all’aggiunta di alcuni sensori e a particolari caratteristiche di ergonomia. Selezionato tra tre idee proposte inizialmente dalla classe e dai mentor di Biotecnomed, Mousis è stato ideato, progettato e realizzato nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro che ha coinvolto gli studenti della classe IV L, corso di studio Meccanica – Meccatronica dell’istituto Industriale Scalfaro, nel percorso organizzato da Biotecnomed e portato avanti nei laboratori di meccanica, elettronica, informatica e nel maker space propri dell’azienda.
Gli allievi, suddivisi in gruppi di lavoro, si sono occupati di aspetti differenti: dalla progettazione ergonomica del design, compresa la relativa stampa in 3d, alla realizzazione della componentistica elettronica, fino allo sviluppo del software informatico per la gestione del mouse e all’approfondimento di elementi di proprietà intellettuale e di comunicazione e marketing per il lancio sul mercato. Un’esperienza decisamente positiva: gli studenti si sono cimentati con grande entusiasmo in un’attiva produttiva concreta, non simulata, un’esperienza rilevante per il loro processo di formazione e di crescita professionale, nonché affine al percorso scolastico dell’Istituto.
Molto importante è stato anche il lavoro di gruppo e non individuale: il lavoro in team, infatti, non ha impedito lo sviluppo delle individualità e delle abilità del singolo, anzi grazie alla contaminazione di talenti e creatività nata dal confronto e dalla condivisione del lavoro,si è riusciti a raggiungere l’obiettivo finale di vedere realizzato il prototipo del mouse.
Come emerso dalla somministrazione del questionario di autovalutazione, realizzato dalla scuola il 100% degli studenti ha ritenuto proficua l’esperienza di stage e la rifarebbe volentieri, inoltre per quanto riguarda le osservazioni degli studenti e le eventuali proposte di miglioramento la maggior parte degli allievi ha fatto notare come l’alternanza scuola-lavoro fatta in azienda è molto più utile e formativa rispetto a quella fatta in classe mediante l’impresa simulata.